Rosolaccio

Famiglia Papaveracee

ROSOLACCIO, Papaver rhoeas

Papavero, rosolaccio (rosa dei campi)

 

P. rhoeas, con i suoi fiori rossi, dà colore ai cigli delle strade e ai bordi dei campi in tutta Italia. Tuttavia, la vista, una volta familiare, dei campi di grano e granoturco rosseggianti di papaveri è oggi meno comune, a causa del diffondersi dell’uso di diserbanti e di una più completa pulitura dei semi di grano.

L’accostamento tra questa pianta e le coltivazioni di frumento è antichissima: Cerere, la dea latina delle messi e dell’agricoltura in genere, era raffigurata con una ghirlanda di P. rhoeas.

In passato, parti del papavero venivano adoperate quali rimedi per tutta una serie di malanni, compresi vari tipi di dolori, in particolare la gotta e il fuoco di S. Antonio; lo sciroppo a base di fiori, veniva somministrato ai bambini irrequieti per indurli al sonno.

 

La pianta

La pianta è alta ed eretta, con fiori grandi e solitari. Le foglie inferiori sono picciolate e hanno stretti lobi ricoperti di setole. Le foglie superiori, senza picciolo, solitamente sono trilobate; i peli sono ad angolo retto rispetto al fusto.

Il fiore va dai 7 ai 10 cm con petali sovrapposti e spesso macchiati. Il frutto è una capsula arrotondata, con un anello di pori vicino all’apice quando i semi maturano.

Altezza: 20-60 cm. Fiorisce da maggio a settembre.

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